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mercoledì 23 ottobre 2013

7 zuppe d’autunno



Una rassegna di sapori di stagione, con un occhio alla salute
 





Sette verdure per sette zuppe. E tutte di stagione, per mantenere alto il potere nutritizio. Se poi riuscite a trovarle a km 0, questo è il top. Dalla leggerezza della zucca alla corposità dei legumi, passando per la cremosità dei funghi porcini, ecco qualche idea per mangiare sano senza rinunciare al gusto. E, perché no, scaldarsi un po’ dopo i primi giorni di temperature in calo (sempre con l'aggiunta di un filo d'olio d'oliva).
Vellutata di zucca. Un po’ di porro per gli irrinunciabili del soffritto, zucca a polpa gialla tagliata a pezzetti e brodo vegetale. E se vi sembra troppo liquida, addensatela pure con qualche patata. Per finire: un tocco di rosmarino o noce moscata e un cucchiaio di panna aggiunta a freddo, direttamente nel piatto.  La zucca è ottima per chi vuole un piatto digeribile, ma anche chi cerca un ingrediente dietetico: è ricchissima d’acqua (quasi il 95%) e fornisce solo 18 kcal per 100 g. E poi Halloween si avvicina e potete cogliere l’occasione per imparare a intagliarne la buccia.
Crema di spinaci. Patate, spinaci in foglia, un po’ d’acqua o brodo vegetale e una bella passata al frullatore. Per poi finire con una spolverata di noce moscata o pepe e un po’ di panna acida. No, gli spinaci non vi farnno diventare forzuti come Braccio di Ferro (e se non siete ancora convinti che la storia dell’altissimo contenuto di ferro degli spinaci fosse basata su un antico errore, qui potete leggerla tutta), ma sono ricchi di minerali e vitamine utili per l’organismo come il beta-carotene.

mercoledì 18 settembre 2013

Bambini, a scuola in bici contro l’obesità



Uno su tre è in sovrappeso e solo dodici su 100 fanno attività fisica: uno studio conferma che basterebbe andare in classe a piedi o sulle due ruote per tagliare del 50 per cento i principali parametri di rischio cardiometabolico.  (di Simone Cosimida wired.it)


 

Il quadro è grave. Fra piccoli e adulti, su scala mondiale e non solo. In Italia si complica anno dopo anno: un bambino su tre è in sovrappeso e l’attività fisica, nonostante l’affanno delle mamme, rimane ad appannaggio di una minoranza di piccoli sportivi. La praticano solo dodici su cento. Troppo pochi. Uno scatto che dà l’idea del rischio obesità al quale vanno incontro i giovanissimi, anche in ottica futura: uno studio firmato dall’ Aarhus University Hospital ha infatti appena provato come i maschi obesi entro i 25 anni abbiano più facilità a contrarre malattie gravi o a rischiare la vita addirittura prima varcare la soglia dei 55. Insomma, conviene correre ai ripari per tempo. Come? In modo facile ed economico: mandando i bambini a scuola a piedi o, ancora meglio, in bicicletta.