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domenica 12 ottobre 2014

Meno Plastica per Tutti



 
 “Meno Plastica per Tutti !” per ridurre l'impatto della plastica sull'ambiente. Basta ripensare alcuni tuoi acquisti abituali nell'arco di un anno. Con alcuni accorgimenti puoi raggiungere facilmente, come vedrai, questo obiettivo di riduzione ottenendo un vantaggio economico e risparmiando all'ambiente oltre 15 kg di plastica per ogni componente famigliare.
Ridurre i rifiuti che generiamo presenta importanti vantaggi ambientali ed economici di cui non sempre si è consapevoli. Non produrre un rifiuto, infatti, significa, oltre a non dover pagare per il suo smaltimento non sprecare energia e risorse naturali preziose. Significa evitare emissioni di CO2 rilasciate dalle varie fasi del processo di produzione e di smaltimento dei beni.  I nostri modelli di consumo danno luogo a una crescente produzione di rifiuti: un peso insostenibile per i sistemi naturali del pianeta sempre più indeboliti e incapaci di metabolizzarli.
Per capire quanto è importante che ognuno si faccia carico in modo consapevole dei propri rifiuti

lunedì 10 dicembre 2012

Terra Madre Day, la giornata del cibo sostenibile


Il 10 dicembre si celebra la terza edizione dell'iniziativa lanciata su scala globale da Slow Food. Lo scopo: divulgare in tutto il mondo l'alimentazione locale, rispettosa delle risorse del pianeta 

(da Wired.it Staff) 

Se sei contrario alla logica del fast food, consideri gli ogm un serio pericolo per la biodiversità e pensi che la produzione locale debba essere incoraggiata perché diventi una valida alternativa alla grande distribuzione, allora non puoi non festeggiare Terra Madre Day, il 10 dicembre, terza edizione di un evento promosso da Slow Food. In questo stesso giorno, organizzazioni da tutto il mondo danno vita a iniziative per divulgare la filosofia di cibo (e di vita) slow food.  
Sul sito, si legge che Terra Madre vuole che le nostre tavole siano imbandite con un nuovo tipo di cibo " buono per il palato, pulito per gli uomini, gli animali e la natura, e giusto per produttori e consumatori". Insomma, un cibo più responsabile. Lo stesso "pensiero alimentare" era stato promosso dalla due giorni che si è tenuta a Milano il 28 e 29 nove,bre, l' International Forum on Food and Nutrition organizzato da Barilla Center for Food & Nutrition (Bcfn). Terra madre, ai fatti, è una Fondazione che ha creato un network di organizzazioni sparse in 160 paesi che condividono una visione di produzione agricola e alimentare " radicata nelle economie locali e che rispetti l’ambiente, le conoscenze tradizionali, la biodiversità e il gusto".

lunedì 19 novembre 2012

Packaging, da nemico dell'ambiente ad alleato



Packaging, da nemico dell'ambiente ad alleato

Gli alimenti troppo impacchettati sono un problema ambientale molto serio. Le aziende stanno lentamente cambiando rotta, ma la vera rivoluzione arriverà con i materiali high-tech, in grado di allungare la vita del cibo
di Michela Dell'Amico)
Il packaging, ovvero la somma degli involucri di plastica, carta o alluminio che contengono i nostri acquisti, è da tempo sul banco degli imputati. Il primo problema è che si tratta troppo spesso di un imballaggio eccessivo, utile solo (e forse) dal punto di vista del marketing: alla confezione “essenziale” si aggiungono altri materiali a fini estetici o promozionali. Il problema si aggrava se consideriamo gli alimenti, che si consumano quotidianamente. Su questo aspetto possono intervenire le aziende, eliminando il surplus e traendone un doppio vantaggio: a livello di immagine, grazie alla più diffusa sensibilità ambientalista dei consumatori; e a livello economico, eliminando un costo non indifferente. Ma anche la tecnologia sta facendo la sua parte, con materiali che promettono di allungare la vita del cibo.

domenica 5 agosto 2012

I più ecologisti del mondo sono indiani, cinesi e brasiliani..i peggiori? Gli americani…


Un’indagine durata 4 anni condotta da National Geographic dimostra che a differenza di quanto si credeva (almeno fino a prima di quest’indagine) le economie emergenti di Cina, India e Brasile non sono affatto indifferenti al problema ambientale e non hanno fatto fortuna passando sopra la salute del pianeta, ma anzi gli abitanti di questi paesi sono risultati essere i più attenti al problema ambientale conducendo uno  stile di vita più attento e mettendo in pratica buone azioni giornaliere.
Invece in linea con quanto ci si poteva aspettare sono gli abitanti degli U.S.A. ad avere il peggior stile di vita in tema ambientale, figli infatti di un’economia capitalistica e consumistica, sono stati nel tempo abituati all’usa e getta che tanto bene fa al capitalismo ma molto meno all’ambiente e cosa più grave è che non si sentono neanche minimamente in colpa di condurre uno stile di vita che inquina terribilmente il nostro pianeta.
La notizia, riportata anche da testate giornalistiche, può essere approfondita al link sul sito di Repubblica